(detto
il Moro). Duca di Milano. Figlio di Francesco Sforza e di Bianca
Maria Visconti. Dopo la morte (1478) del fratello maggiore Galeazzo Maria duca
di Milano, fallito un tentativo di sostituire il nuovo duca Gian Galeazzo con il
proprio fratello Sforza Maria, con questo e l'altro fratello Ascanio fu
condannato al confino. Ottenuto di poter rientrare in Milano, riuscì a
farsi nominare tutore di Gian Galeazzo (1480), eliminando i suoi alleati.
Continuò la politica d'amicizia col re di Napoli, fu suo alleato nella
guerra di Ferrara (1482-84) e lo aiutò nella lotta contro i baroni.
Ripresa Genova (1487), bloccate le mire di Firenze su Forlì, mutò
i rapporti con Napoli; strinse allora una lega difensiva con Carlo VIII di
Francia. Ma la minaccia della calata in Italia di Carlo VIII coalizzò
Napoli, Firenze e Roma.
L. si strinse sempre più alla Francia, ma
nello stesso tempo cercò di bilanciare tale alleanza con l'amicizia di
Massimiliano d'Austria, che gli concedeva (1494) l'investitura del ducato di
Milano. Sceso Carlo VIII in Italia, il Moro gli divenne subito avversario ed
entrò nella lega strettasi a Venezia contro la Francia. Morto Gian
Galeazzo (1494) e ritornato in Francia Carlo VIII, la potenza di
L. fu al
culmine, insidiata solo da Venezia. Ma successo al trono di Francia Luigi XII,
questi proclamatosi duca di Milano e alleatosi con Venezia e con il papa,
inviò il Trivulzio a conquistare il ducato. Il Moro riparò allora
a Innsbruck (1499), tentando qualche mese dopo la riconquista, ma, tradito a
Novara, fu consegnato ai Francesi (1500) (Vigevano 1452 - Loches 1508).